Tra gli appuntamenti più attesi che hanno animato il sabato di The Others Art Fair, l’assegnazione dei primi importanti Premi dell’undicesima edizione, proposti con i partner Zenato Academy, progetto dell’azienda vinicola fondata da Sergio Zenato per promuovere la riflessione sui temi e i valori che animano il mondo del vino attraverso la ricerca fotografica, e Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti.
E’ stato consegnato il Premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea a Enrico Smerilli per l’opera “Serie Balloon” (2016), della galleria torinese CRAG. A selezionare l’opera, che entrerà a far parte della Collezione della Zenato Academy, una giuria composta dal direttore artistico di The Others Lorenzo Bruni, dal critico d’arte Luca Panaro e dall’imprenditrice Nadia Zenato.
“Ci fa molto piacere consegnare il Premio Zenato Academy a The Others, – dichiara Nadia Zenato, l’imprenditrice veneta che con l’azienda di famiglia esporta nel mondo le pregiate etichette di Lugana e Amarone – luogo ideale per incontrare le espressioni artistiche nazionali e internazionali più innovative, in linea con la filosofia della Zenato Academy: promuovere una sperimentazione artistica che sappia guardare oltre, esplorare al di là di ciò che già conosciamo”.
“La Serie Ballon” – racconta Luca Panaro, direttore artistico della Zenato Academy – rispetta i canoni della nuova iconografia fotografica, immagini ravvicinate, che restituiscono un’idea ambigua dell’oggetto rappresentato. Fotografie di dettagli di palloncini che rappresentano degli ombelichi, invitando ad affrontare il tema della diversità ed al tempo stesso della condivisione di vita e di esperienze in un’ottica di lettura “morbida” ma al tempo stesso dalla capacità comunicativa diretta”.
La prima edizione del “Premio Operæ” per l’Arte Contemporanea è stato assegnato a “Draft #1” (2022) degli artisti Zeroottouno, presentata dalla galleria Fabbrica EOS (Milano), e a “Stallion Stamina” (2021) dell’artista Malte Linnebjerg, proposta dalla galleria Stereo Exchange (Copenhagen). La prima opera è stata scelta con la seguente motivazione: l’opera trasmette un forte senso di armonia e relazione che sta alla base del lavoro della coppia di artisti ed unisce in perfetto dialogo due diverse tecniche. Una antica, il disegno, e una tecnologica, il neon. Il risultato e’ di grande impatto visivo tale da ben rappresentare il concetto di condivisione di “operae”. La seconda opera perché “genera stupore ed ammirazione per l’equilibrio tra capacità tecnica nella scultura del legno, il sapiente uso del neon azzurro e la riconoscibilità del simbolo italiano di stile e lusso (il cavallino della Ferrari). Il risultato è di grande impatto visivo tale da ben rappresentare il concetto di condivisione di Operæ“.
L’individuazione delle opere vincitrici del Premio Operæ è avvenuta attraverso la votazione di una giuria composta dal Coordinatore del Board Curatoriale di The Others, Lorenzo Bruni, dalla collezionista Chiara Casolo Ginelli, dal collezionista e fondatore di Operæ, Emilio Bordoli, dal CEO di Operæ Gloria Amorena e da Giuseppe Violetta, co-fondatore di Operæ e del The Heillandi Collection Trust Fund. Le opere scelte verranno inserite nella nascente “Collezione Operæ”.
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FOTO Premio Operae 05 11 2022 the others 2022
FOTO Giacomo Camisasca 05 11 2022. the others 2022