ZOOM PUGLIA
Lorenzo Madaro
Zoom Puglia è esattamente questo, uno zapping su voci, nomi, luoghi, spazi e territori mediante discorsi e riflessioni che la attraversano in lungo e in largo.
In tempi più o meno recenti e a più livelli si è detto della Puglia contemporanea, della presenza o assenza di spazi pubblici, di personalità del settore capaci di rilanciare questa regione nel più generale e ampio “calderone” dell’arte contemporanea. Una regione che, a prescindere da una serie di problemi strutturali, ha saputo comunque produrre importanti interventi nel corso dell’ultimo cinquantennio. E oggi? Sono passati alcuni mesi dalla discussa inaugurazione della nuova sede della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare – che resta l’unico vero avamposto stabile per l’arte contemporanea in Puglia e di cui abbiamo parlato sulle pagine nel precedente numero di SMALL ZINE – nel bel mezzo di un dibattito che ha invece visto la vicina Bari alle prese con il B.A.C., acronimo di Bari Arte Contemporanea, che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe finalmente garantire uno spazio permanente e che ha piuttosto infiammato (e sta infiammando) più anime sulle modalità del concepimento di una simile realtà, sulla scelta della location e sulle tangenze operative con il territorio.
Nonostante la mancanza di uno spazio permanente, anche l’osservatore più distratto avrà però constatato che negli ultimi anni la Puglia si è imposta come terra fertile in grado di accogliere e produrre esperienze e vitalità legate alla contemporaneità artistica, con un carnet di appuntamenti a tratti sorprendenti. Anche se non sono mancate esperienze culturali “importate” senza alcuna qualità scientifica e senza alcun contributo critico rilevante, magari nel bel mezzo dell’estate, in un clima di assenteismo che talvolta investe anche le istituzioni che per statuto dovrebbero incidere sulla formazione culturale e la ricerca artistica. La Puglia in ogni caso non è mai stata estranea a sollecitazioni culturali di pregio. Tutt’altro. In passato alcuni critici, galleristi e operatori culturali lungimiranti attivi in questa “periferia” hanno spesso condotto una battaglia a favore della diffusione delle nuove tendenze, mediante mostre, pubblicazioni e una vera e propria militanza. Viene ad esempio in mente una figura fondamentale ormai quasi misconosciuta alle giovani generazioni come il compianto Franco Sossi, teorico e promotore di pubblicazioni di grande qualità metodologica. (…)
Flavio Favelli, LUMINARIA ESSAY. Luminarie e tecniche miste, dimensioni variabili. Ex Convento dei Francescani Neri e Palazzo Risolo, Specchia (Le), 2012. Courtesy dell’artista, Associazione Culturale Cactus e Associazione Art at Work.
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