QUALCOSA DI NUOVO SOTTO QUESTO CIELO | Personale di Luigi Iona

a cura di Loredana Barillaro

dal 21 settembre al 15 gennaio 2025

Ristorante Konnubio, Firenze

Il 21 settembre, e fino al 15 gennaio 2025, nelle sale di Konnubio, locale dalla doppia anima, ristorante e spazio espositivo, a ridosso delle Cappelle Medicee, a Firenze, si aprirà una nuova esposizione di arte contemporanea – parte del progetto Gusto Visivo – quale appuntamento consolidato atto a sottolineare l’efficacia del rapporto fra l’arte e i luoghi del cibo. La mostra – dal titolo Qualcosa di nuovo sotto questo cielo, curata da Loredana Barillaro – presenta i dipinti dell’artista Luigi Iona, una selezione di lavori realizzati in tempi recenti, caratterizzati da un personalissimo stile, all’interno di una pittura figurativa elegante e non urlata, pienamente contemporanea.

Così scrive Loredana Barillaro nel testo critico:

E’ tutto molto chiaro ciò che si osserva nei dipinti di Luigi Iona, le strade assolate, gli scorci urbani, i dettagli della sua casa-studio che egli racconta con fare lirico, seppur sincero e diretto. Non va dunque lontano l’artista per cercare la cosa giusta, la giusta ispirazione: che sia una sedia, un albero, una panchina o un muro in strada, i piatti da lavare, un termosifone o un divano immortalati nella loro stabile e consueta funzione.

Nel suo vivere quotidiano Luigi Iona lascia che ogni cosa trovi il suo posto, lascia che ogni cosa diventi meraviglia, che ogni cosa rimanga impressa nella sua mente affinché, poi, possa raccontarla mediante pennellate che sembrano quasi gettate a caso ma che, in realtà, riescono a calibrare luci, ombre e tonalità cromatiche. Le superfici pittoriche appaiono graffiate, quasi consunte ma permettono all’osservatore di conoscerne pienamente il processo creativo, il modo di trattare il supporto, la stesura del colore. Anche i titoli dei dipinti concorrono alla chiarezza, cosicché non ci si possa sbagliare. Ed è così che le forme appaiono come pretesto per dare fondatezza alla luce, seppur rarefatta e impalpabile. La luce di un cielo terso, un cielo che rende pacato qualsivoglia elemento, in un’atmosfera ferma, di pausa. Una luce che filtra dalle finestre per poggiarsi ovunque. Egli pertanto sembra compiere uno studio su di essa, sulla sua azione modellante, sulla capacità di costruire volumi, l’uso mirabile delle ombre crea quel necessario plasticismo in grado di tornire forme e strutture e ogni dipinto rappresenta il tassello di un discorso coerente.

E’ dunque il luogo in cui vive l’artista ad essere sovente l’elemento primo, egli ne individua una porzione, la isola, la osserva e ne fa il soggetto privilegiato di un dipinto all’apparenza abbozzato nei profili, ma compatto allorché l’osservatore fa un passo indietro per metterlo a fuoco. Anche la figura umana spesso compare nel suo lavoro, si tratta forse di amici – o forse sconosciuti – di cui egli non esegue però una netta caratterizzazione, i volti risultano assorti, persi in chissà quali pensieri, non si curano della presenza dell’artista, lasciano che compia il suo gesto senza preoccuparsene destati forse soltanto da qualche vago rumore che nelle giornate d’estate ne disturba la quiete. Ecco, se al lavoro di un artista si potesse assegnare una stagione, quella di Luigi Iona sarebbe certamente l’estate. Ogni cosa ci incuriosisce, ci chiede di indovinare le abitudini dell’artista come in una sorta di autobiografia tracciata per immagini che ci viene restituita proprio come un’istantanea il cui tempo però è certamente più ampio e dilatato, un tempo che non ha fretta. Ugualmente i paesaggi urbani risultano appena accennati, i colori pastello, il giallo, il rosa, l’azzurro e il verde rendono ogni angolo delicato e rasserenante, e linee rette, curve, perpendicolari costruiscono solidi volumi.

Luigi Iona ci invita a rinnovare il nostro modo di guardare, a percepire in maniera inaspettata ciò che ci circonda e ci appartiene; ci spinge a metterci in ascolto, a sorprenderci, a vedere come mai prima, con l’energia di chi, alzandosi la mattina, può finalmente dire “qualcosa di nuovo sotto questo cielo!”.

 

Per info: 

Konnubio, Via dei Conti 8r, Firenze

l.barillaro@smallzine.it – info@konnubio.it – @luigiionaart

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Orari: la mostra sarà fruibile nell’orario di apertura del locale: dal lunedì alla domenica dalle 7:30 alle 10:30 e dalle 19:00 alle 23:00, sabato e domenica dalle 13:00 alle 15:00, trattandosi dell’orario di servizio del ristorante, la visita avverrà in modo da non interferire con il lavoro dello staff e nel rispetto dei clienti.

Dalle 10:30 alle 12:00 e dalle 17:30 alle 18:30 il ristorante sarà chiuso al pubblico, la mostra sarà comunque visitabile telefonando o scrivendo prima al 3393000574.

 

Dal ristorante, 2024. Acrilico su cartone pressato, 30X40 cm. Courtesy l’artista.

© 2024 Loredana Barillaro e SMALL ZINE 

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