PICCOLO CELESTE | Deborah Martino

Con il supporto curatoriale di Giulia Menegale
 
dal 29 giugno  fino al 21 luglio 2022
Opening: mercoledì 29 giugno, ore 19.00

Platea | Palazzo Galeano, Lodi

Dopo “Notes For Dried and Living Bodies in Corso Umberto” intervento di Luca Trevisani presentato in collaborazione con Pinksummer Contemporary Art di Genova, “PICCOLO CELESTE” è il primo episodio della seconda edizione del palinsesto espositivo dedicato ai giovani emergenticoordinato quest’anno da Giulia Menegale e realizzato in dialogo con Luca Trevisani che ha selezionato i quattro artisti partecipanti al progetto.

Concepito come format inedito firmato Platea, il programma mostre dedicato agli emergenti si sviluppa secondo un modulo costante, un vero e proprio palinsesto composto da episodi espositivi la cui apertura è sempre affidata a un artista affermato che in veste di “nume tutelare” indica una rosa di emergenti protagonisti dopo di lui di mostre personali dedicate. Un format molto speciale, pensato appositamente per dare visibilità alle nuove leve creative che si articola anche in una serie di pubblicazioni dedicate in formato poster che includono l’immagine della vetrina allestita e un testo curato e che tutte insieme andranno a comporre un catalogo – fanzine di Platea | Palazzo Galeano. Per questa seconda edizione ogni poster riporterà un frammento del dialogo corale e costante che ha caratterizzato la collaborazione tra l’artista Luca Trevisani, la curatrice Giulia Menegale e gli artisti coinvolti. In occasione di questa prima mostra personale, Deborah Martino porta in scena la sua pratica espressiva trasformando la vetrina di Platea in un portale aperto su un mondo altro: una dimensione che nelle sue intenzioni si avvicina al cosmo e trascende la comune materialità. Evocata dal titolo “PICCOLO CELESTE”, questa dimensione è popolata da un gruppo di nuove sculture che l’artista ha modellato appositamente per Platea usando plastilina e argilla, con l’aggiunta di carta velina per donare loro movimento cromatico. Si tratta di corpi scultorei che emergono come reliquie e resti, forme che si materializzano a seguito di un processo automatico, una specie di scrittura plastica inconscia.
Sostenuti da uno scheletro di spago e filo di ferro, i corpi-scultura di Martino sono estremamente fragili e si offrono all’usura del tempo, alle manipolazioni derivanti dal contatto con il mondo circostante a causa del quale potrebbero scomparire da un momento all’altro, dissolvendosi in quelle forme organiche e fluide che le caratterizzano o cadendo in frammenti.
Tutte riportano sulla propria superficie le tracce delle dita dell’artista che le ha modellate, rendendo così evidente il processo creativo che le ha generate. La pratica di Martino è incentrata sul tentativo costante di trascendere la propria dimensione carnale e individuale attraverso una progressiva “metabolizzazione del sé”, come specifica l’artista. Con l’elaborazione di una forma molto personale di scrittura automatica, Deborah Martino concepisce figure in grado di articolare i vari stadi che definiscono l’esperienza comune di un corpo, mettendo in evidenza l’estrema delicatezza su cui si fondono gli equilibri che ne garantiscono l’esistenza. «Con la sua ricerca artistica che include principalmente scrittura, disegno a pastelli e scultura, Martino sembra sostenere che nuove modalità di relazione tra corpi possano nascere, innanzitutto, da una rinuncia volontaria rispetto a tutto ciò che appartiene esclusivamente alla sfera dell’individuo e dell’individuale. Trascendendo la limitatezza umana, segnata dai confini del proprio corpo-carne, è possibile riscoprire una innata capacità di apertura verso l’altro, utile a rifondare idee di alleanza e affiliazione, al di là di ogni struttura sociale o legame prestabilito, che sconfinano nella dimensione celeste e cosmologica. Sono il cielo e infine il cosmo le realtà alla quali l’artista ambisce ad avvicinarsi con la propria pratica» chiarisce la curatrice Giulia Menegale. “PICCOLO CELESTE” è la prima di un ciclo di quattro mostre che include le personali di Alessandro Manfrin (31 agosto – 25 settembre 2022), Maria Vittoria Cavazzana (1-29 ottobre 2022) e Marco Sgarbossa (5 novembre–2 dicembre 2022). Il progetto ideato da Platea e nato dal dialogo tra Luca Trevisani, i quattro giovani artisti e Giulia Menegale, ha ricevuto il supporto comunicativo dell’Università IUAV Venezia, con la collaborazione di Saul Marcadent.

Programmazione espositiva 2022

Luglio – Novembre 2022 | Palinsesto emergenti
Artisti selezionati da Luca Trevisani
Mostre a cura di Giulia Menegale
 
Personali di
29 giugno – 21 luglio 2022 | Deborah Martino, “PICCOLO CELESTE”
31 agosto – 25 settembre 2022 | Alessandro Manfrin
1 – 29 ottobre 2022 | Maria Vittoria Cavazzana
5 novembre – 2 dicembre 2022 | Marco Sgarbossa
 
Dicembre 2022 – Febbraio 2023
Fabio Roncato
A cura di Gaspare Luigi Marcone, direttore artistico di The Open Box

 

Per info:
 
Platea | Palazzo Galeano, Lodi
 
www.platea.gallery | info@platea.gallery

Ufficio stampa:

PCM Studio di Paola C. Manfredi, Milano

www.paolamanfredi.com

Federica Farci | federica@paolamanfredi.com | + 39 342 0515787

 

Deborah Martino, PICCOLO CELESTE, 2022. Courtesy artista.

 

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