Intervista ai fondatori Stefano Grassi e Alessio Sturaro
Oltre 83mila i prodotti venduti lo scorso anno in Italia, con una crescita di fatturato di circa il 20%, 26mila iscritti sulla piattaforma e una fidelizzazione altissima, oltre a una community social di 30mila persone. E poi anche oltre la rete, con un calendario di workshop e otto collaborazioni tra dipendenti e collaboratori fissi, una nuova sede in provincia di Milano con un magazzino di oltre 400 metri quadrati e una nuova sala corsi. Sono i numeri di Momarte, giovane azienda che ha creato nel 2018 una piattaforma online, 100% Made in Italy, user friendly e organizzata per aree di interesse che agevolano la selezione dei prodotti artistici per tutti gli artisti d’Italia. Un progetto cresciuto molto nel corso degli anni e in un contesto che vede il mondo dell’arte in evoluzione e rinnovamento.
“Momarte è attenta a quello che succede nel resto del mondo. Rivolgendosi a un pubblico principalmente italiano, cerchiamo di rivedere e importare dei modelli o delle tendenze che osserviamo in altri paesi. E lo facciamo attraverso i nostri canali social, i video youtube e la produzione di contenuti in generale. Le persone che ci seguono sono curiose di scoprire nuove tecniche o nuovi modi per usare dei prodotti che già conoscono. Parte del nostro lavoro si concentra proprio su questo aspetto”, racconta Stefano, uno dei due founder del progetto, a cui abbiamo fatto qualche domanda.
Quali sono le tendenze 2022 che delineate? Quali sono i prodotti più venduti? Emerge una tendenza definita?
Stefano Grassi/ L’acquerello rimane una delle tecniche più alla moda, un trend ormai stabile da diversi anni. E’ una tecnica che si presta molto ad essere promossa e mostrata sui social e forse questa caratteristica è parte del suo successo. Come nuove tendenze notiamo un interesse verso le tecniche secche e “a pastello”. Quindi pastelli a olio, pastelli secchi, pastelli a cera e matite colorate. Questo interesse è confermato dalle campagne marketing che abbiamo lanciato in questo inizio 2022 (promozioni mirate e contenuti video) che ci hanno permesso di aumentare esponenzialmente la quantità di vendite su questa tipologia di prodotti. Di fondo rimangono le tecniche più classiche come l’olio e l’acrilico, seppur quest’ultima sia in realtà molto più moderna. Vogliamo investire anche in questi ambiti, introducendo anche in Italia delle idee e degli stili che stanno andando molto bene in USA e in Asia.
In cosa si distingue Momarte dalla proposta online per le Belle Arti?
Alessio Sturaro/ Investiamo molto tempo ed energie nella creazione di contenuti. Le persone non cercano solamente un catalogo digitale, ma piuttosto un luogo dove possano trovare approfondimenti, video e guide sui migliori prodotti per dipingere e disegnare. Insomma, stiamo creando una vera e propria community di appassionati e appassionate, dove trovi tutto quello che ti serve per informarti e usare al meglio gli strumenti del mestiere. La maggior parte degli shop online nel settore belle arti, per quanto riguarda il panorama italiano, sono semplicemente “l’estensione” di un negozio fisico. L’errore che si commette è gestire un e-commerce nello stesso identico modo in cui gestisce un negozio fisico. Ma sappiamo che non è assolutamente così. Se non si crea un brand riconoscibile con un’identità forte, le persone non si ricorderanno di te per quello che offri, ma solo perché eri l’offerta più economica in un certo momento. E la prossima volta, sceglieranno qualcun altro. Noi vogliamo invece fidelizzare al massimo i nostri clienti.
Avete eventi e progetti in corso di qui alla fine del 2022? Ce ne potete parlare?
SG|AS/ Momarte è cresciuta molto negli ultimi due anni. Come naturale evoluzione ci stiamo preparando per aprirci al mercato europeo. Questo vuol dire un sito tradotto in più lingue, partendo dall’inglese, e lo stesso vale anche per i contenuti che creiamo, siano essi su youtube, sul blog o sui social. Oltre a questo stiamo ampliando l’offerta di workshop dal vivo, che al momento organizziamo presso la nostra sede. L’idea è individuare uno spazio fisico, preferibilmente in una grande città, dove poter aprire al pubblico con una zona corsi e uno spazio dedicato ai prodotti. Un negozio fisico, con un modello innovativo rispetto ai classici colorifici.
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