Il Giornale dell’Arte | IL RAPPORTO ANNUALE CASE D’ASTA: 56 pagine per decriptare le logiche e le dinamiche del mercato dell’arte

 

Ogni anno «Il Giornale dell’Arte» tira le somme dell’anno appena trascorso con degli approfondimenti, che trovano spazio nei Rapporti Annuali, ciascuno dedicato a macro tematiche del sistema dell’arte. Il numero dell’edizione 2025 ha preparato 56 pagine per fornire un racconto sfaccettato sul Mercato dell’Arte 2024, tra bilanci e previsioni, con un focus dettagliato sulle Case d’asta.
 
Spiega il direttore Luca Zuccala: «Nel complesso, è un 2024 che ancora, dopo il già contratto 2023, galleggia alla ricerca di porti sicuri. Vecchi (New York), rinnovati (Hong Kong e Singapore), nuovi (Parigi, San Paolo, Seoul), nuovissimi (Riyad e l’Arabia Felix, fino all’Indo-Pacifico), navigando a vista. Nuovi poli, prospettive e geografie. Nuovi corsi, «gusti» e collezionisti. La presa di coscienza sempre più marcata di essere in una fase di passaggio, alla ricerca di prossimi approdi: mondi, spazi e generazioni, dimensioni da elaborare e realizzare. Per ora, dati i tempi (incerti) che corrono, il mantra è sempre lo stesso. Il rifugio nelle certezze, la cui formula è semplice ed eterna: qualità».
 
La copertina accoglie il lettore con l’opera «Smoker #21» dell’americano Tom Wesselmann, uno dei maestri della Pop Art internazionale e protagonista indiscusso dell’ultimo periodo, con mostre e focus da New York a Parigi e Hong Kong. Le labbra fumanti di Wesselmann diventano emblema della stagione appena passata, che come scrive il direttore Luca Zuccala nel suo editoriale «a livello globale, come raccontano i numeri dei fatturati delle case d’asta, è in uno stallo al ribasso, assediato da chiusure, licenziamenti e dimissioni».
Tra le molte firme a siglare il loro contributo per il Rapporto annuale spicca quella dell’ex presidente globale di Christie’s, Jussy Pylkännen, in anteprima mondiale su «Il Giornale dell’Arte». Pylkännen, nel suo articolo «Lezioni dalla crisi: vince la qualità», riscostruisce le tappe di un sistema incline a subire colpi e riprese, e riconosce come momento più importante del 2024 la battuta in asta del dipinto «L’empire des lumières» di René Magritte per 121 milioni di dollari, chiaro segnale che ci sono ancora diversi collezionisti disposti a competere a questo livello e dimostrazione che la qualità vale anche in tempi difficili.
 
Seguono al riepilogo del 2024, le previsioni degli esperti sul 2025 con interviste ai maggiori player del settore, nazionali e internazionali, da Carlo Orsi a Amy Cappellazzo, da Clarice Pecori Giraldi a Lisa Dennison e Patti Wong, fino al racconto di Anders Petterson, fondatore e amministratore delegato della società di analisi del mercato dell’arte ArtTactic.
Di pagina in pagina, il lettore è accompagnato nell’analisi di ogni sfaccettatura del mercato dell’arte, dal segmento dei disegni antichi alle performance degli artisti contemporanei, e delle tendenze del momento, dal Surrealismo ai dinosauri, fino a lusso, ceramica, supercar, cimeli e Memorabilia.
 
Lo speciale raccoglie tutte le maggiori rilevazioni e aggiudicazioni dello scorso anno, con i relativi record e fatturati delle case d’asta nazionali e internazionali; oltre a dedicare dei focus sull’andamento di artisti iconici, raccontato attraverso dati, numeri e tabelle. Spicca il nome della surrealista Leonora Carrington rimasta in ombra sino alla Biennale veneziana del 2022 quando è stato un suo racconto per bambini, «Il latte dei sogni», a dare il titolo alla manifestazione.
Il «Rapporto Annuale case d’asta» si offre al lettore come strumento per decriptare le logiche e le dinamiche del mercato dell’arte dell’anno appena trascorso, sviscerando tutti gli accadimenti salienti e provando a elaborare previsioni per il futuro.  

 

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