a cura di Andrea Romoli Barberini
dal 6 dicembre al 1 marzo 2025
MAON – Museo d’arte dell’Otto e Novecento, Rende (CS)
Da venerdì 6 dicembre (fino al primo marzo 2025) le Sale espositive di Palazzo Vitari a Rende (Cs), sede del Museo MAON (Museo d’arte dell’Otto e Novecento) ospiteranno la mostra Giulio Telarico. Varcare la soglia.
L’evento espositivo presenta una selezione di circa 45 opere, tra pitture e sculture, in diverse tecniche e formati. Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra presenta alcune delle tappe salienti dell’indagine recente di Telarico, incentrata su segno, luce e ombre, che si è sviluppata nel corso degli anni traendo spunto da temi storici e dalla personale quotidianità con soluzioni evocative ed enigmatiche esaltate da un sofisticato uso del colore dalla forte valenza simbolica.
Quello tracciato da Giulio Telarico è un percorso artistico di complessa articolazione che ha individuato nella pittura la sua disciplina d’elezione, senza rinunciare ad ulteriori sperimentazioni, e che in oltre quaranta anni di appassionata ricerca si è misurato dapprima con una figurazione di rigorosa, quasi fotografica oggettività per passare, attraverso un’estremizzazione analitica di questa, ad un’astrazione di matrice segnica decantatasi nel tempo fino a definirsi come una sorta di misterioso campionario di segni variamente aggettanti, liberamente assemblati sui supporti su cui si impongono con le ombre che li profilano. Questa felice stagione sancirà, oltre ad un’attenzione per il monocromo che perdura anche nelle opere più recenti, il ritorno della figura, intesa come puro segno, quindi depurata da ogni connotato e “ridotta” a sagoma in rapporto con gli altri segni e con la variabile profondità degli sfondi monocromi. […] . In questa originale quanto criptica dimensione narrativa tutto diviene simbolo, metafora in cui trovano spazio anche palesi riferimenti a certi maestri che tra mondo metafisico e surrealtà suggerivano una via di salvezza nel sostenere che “l’esistenza è altrove”. Quasi un diario segreto, quindi, questo di Telarico, che racchiude inquietudini, dolori, speranze e gioie sue e di un’epoca inquieta.
(dal testo in catalogo di Andrea Romoli Barberini)
Biografia
Giulio Telarico, laureato al DAMS, ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Cosenza. Nel 2010 è a Milano, presso la Fondazione MUDIMA con la mostra “Tornare@ Itaca”. Nel 2011 espone i lavori del ciclo Sempre e comunque bianco negli spazi della Fondazione VOLUME!, a Roma. Nel 2011 è invitato alla mostra “Lo stato dell’arte – Calabria” facente parte del Padiglione Italia della 54° Biennale d’arte di Venezia, Villa Genovese Zerbi, Reggio Calabria. Nel 2012 realizza presso la Galleria Nazionale di Cosenza, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, la mostra personale “Dialogo con l’ombra”, presentando circa 20 opere di grande formato e l’installazione site specific “La stanza segnata” Del 2013 è la mostra alla Sala 1 di Roma, “Cartolibro storie di imago”. Nel 2018, alla Galleria LB di Cosenza, presenta la mostra “In attesa del tesoro”. Nel 2019 espone “La stanza segnata” al Museo MACRO di Roma. Nello stesso anno realizza un lavoro per “Percezioni#4” presso la Fondazione VOLUME! di Roma.
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