a cura di Luigi De Ambrogi
in occasione dell’evento Design Re-evolution di Interni per il Fuori Salone 2023
17 – 26 aprile 2023
Hall Aula Magna Università degli Studi di Milano
Conferenza stampa: Lunedì 17 aprile 2023 ore 14.00 in Aula Magna, Università Statale di Milano
Gianluigi Colin interpreta il tema del Fuori Salone di Interni Re-Evolution con Time After Time, potente e simbolica installazione prodotta dalla Galleria De Ambrogi che affronta una questione centrale della società contemporanea: il sistema della comunicazione, la memoria collettiva e la sua dissoluzione.
Nel tempio laico del sapere, lo spazio antistante l’Aula Magna della Università Statale di Milano, quasi evocando gli addobbi a festa delle funzioni liturgiche nelle cattedrali, Gianluigi Colin con la collaborazione dello Studio Deambrogi ha ideato la monumentale installazione site specific, dando vita a una serie di drappi che fluttuano nello spazio: tele cariche di sedimentazioni di colori, striature ripetute, campiture dilatate, quasi fosse il trascinamento meditato di materia pittorica. Ma questi teli carichi di pittura non sono altro che tessuti prelevati dalla pulizia delle rotative dei quotidiani e dei libri, e quindi carichi della memoria di infinite narrazioni, notizie, parole e immagini. In questi materiali, veri object trouvé, Gianluigi Colin ha trovato la simbolica rimozione di inesauribili storie, metafora della dimenticanza che avvolge il nostro presente.
È la traccia di un tempo dissolto, testimonianza di tante esistenze ormai cancellate. Drappi prelevati nel cuore del mondo editoriale che si manifestano come sudari laici del nostro tempo. Da qui il titolo “Time After Time”: un irrefrenabile continuum, dunque, una “ripetizione differente” che segna lo scorrere del nostro tempo in cui riconosciamo i rumori, la confusione, le menzogne, le retoriche e gli eccessi che animano l’era dell’informazione contemporanea: quella di carta e quella digitale. Tele sospese nel vuoto come memoria di “quel che resta del presente”. Drappi come sudari del nostro tempo, come simbolo struggente delle parole di Marguerite Yourcenar: “La vita ci sfugge. E anche noi stessi”.
GIANLUIGI COLIN
Nato a Pordenone nel 1956, Gianluigi Colin conduce da molti anni una ricerca artistica intorno al dialogo tra le immagini e le parole. Il suo lavoro nasce come investigazione sul passato, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo. Si tratta di una poetica densa di richiami alla storia dell’arte e alla cronaca, che tende a porre sul medesimo piano memoria e attualità, facendo sfumare i confini tra le epoche. Una poetica dal forte impegno civile ed etico, che vuole restituire all’esperienza artistica forti valenze militanti. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulla fotografia, sul design, sulla comunicazione visiva. Attualmente scrive di arte sulle pagine culturali del “Corriere della Sera” ed è cover editor de “la Lettura”.
Sue personali si sono tenute in numerose città italiane e straniere. Tra le sue mostre, da segnalare quelle all’Arengario di Milano, nel 1998, al centro Cultural Recoleta di Buenos Aires, nel 2002, al Museo Manege di San Pietroburgo, nel 2003, al MADRE di Napoli, alla Bienal del Fin del Mundo a Ushuaia, al Museo IVAM di Valencia nel 2011, alla Fondazione Marconi a Milano nel 2012, Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea a Pordenone, nel 2014, al Museo MARCA di Catanzaro, nel 2016/17, alla Triennale di Milano, nel 2018, allo spazio Visionarea Art Space di Roma nel 2019, al Palazzo del Governatore a Parma nel 2020, in occasione delle manifestazioni di Parma Capitale della Cultura. Nel 2022 ha realizzato una imponente installazione negli spazi di Volumnia con la mostra “Quel che resta del presente” a cura di Achille Bonito Oliva. Protagonista di performance (organizzate in varie parti del mondo), è stato invitato a “Valencia09” (presso l’IVAM di Valencia, nel 2009) e selezionato per il Padiglione Italia della 54 esposizione d’Arte Internazionale della Biennale d’arte di Venezia. Sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.
Per info:
PCM Studio di Paola C. Manfredi
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