Chiara Enzo | Fragments of Reality

opere dalla collezione Sandra e Giancarlo Bonollo

a cura di Chiara Nuzzi

dal 15 dicembre 2024 al 1° marzo 2025

Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo per l’arte contemporanea, Thiene (Vicenza)

La Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo per l’arte contemporanea presenta Fragments of Reality, focus dedicato alla ricerca pittorica di Chiara Enzo attraverso lavori su carta realizzati in oltre un decennio di attività. Le opere, parte della Collezione Bonollo, indagano la relazione tra il sé e l’altro, ponendo particolare attenzione all’osservazione del corpo, alla sua rappresentazione e alla percezione ambigua e contraddittoria che ne deriva.
A cura di Chiara Nuzzi, la mostra è aperta al pubblico da domenica 15 dicembre 2024 a sabato 1 marzo 2025.

I locali del palazzo settecentesco dove ha sede la Fondazione accolgono undici opere di Chiara Enzo (1989) realizzate tra il 2013 e il 2024 e già parte della vasta collezione Bonollo. Realizzati su carta con colori a tempera, acquerello, pastelli e matite colorate, i dipinti si basano su soggetti ripresi dal vivo e su immagini raccolte da riviste, social media e testi di medicina storici, adottando sempre il formato ridotto. La ricerca di Enzo si genera dunque a partire da un archivio di immagini che lei stessa conserva, aggiorna, controlla e riutilizza da anni.
 
Racconta Chiara Enzo«La mia indagine si sviluppa per mezzo del disegno e della pittura, in risposta alla necessità primaria di stabilire un contatto prolungato, esasperato e sfiancante con l’oggetto scandagliato; di decostruirlo e reinterpretarlo partendo da un segno che ricalca l’azione dell’occhio e del cervello. L’uso preminente del pastello permette una dilatazione temporale estrema del processo di realizzazione. Il pastello è una tecnica che reclama un’attenzione tirannica, producendo una tensione che fomenta l’ossessività dello sguardo».
 
I lavori raccolti in Fragments of Reality, caratterizzati da una pittura minuziosa dalle atmosfere misteriose, sfuggenti e inquiete, restituiscono il profondo interesse di Chiara Enzo per la comprensione della realtà nella sua molteplicità. Così rivelano le opere in mostra, a partire da Nunca di B. (2021) che accoglie il pubblico nella prima sala. Al centro del dipinto la nuca e il collo nudo di una ragazza che, con la loro verità formale, attirano lo sguardo dell’osservatore, abituato a percepire simili dettagli solo in situazioni di stretta prossimità o profonda familiarità. Come spiega la curatrice Chiara Nuzzi: «Il lavoro, dalle atmosfere particolarmente intime, introduce immediatamente al lessico visivo dell’artista e al suo insaziabile desiderio di conoscere ed esplorare la sensibilità umana attraverso il corpo».

Il percorso espositivo procede, senza costrizioni cronologiche o tematiche, attraverso le visioni minuziose dell’artista, che isolano con una pittura di dettaglio momenti, percezioni ed esperienze personali in cui si impone il corpo umano, spesso femminile.  Ne sono testimonianza opere come La Linea (2014), Gambe di M(2014) e Divergenze (2016), così anche J. (2018), M. Supina (2018), S.C., a nudo #2 (2019) che del corpo ne descrivono solo alcune parti: il collo, la spalla, il ventre.
In altri lavori invece la rappresentazione umana è esclusa, mentre la sua presenza è evocata attraverso oggetti e ambientazioni intime, come letti e lenzuola stropicciate. A rappresentare simili visioni sono due dipinti in mostra, dal tiolo Letti (2018) e Lenzuolo Scuro (2024). Con le loro dimensioni ridotte, i dipinti punteggiano lo spazio espositivo con un ritmo narrativo che garantisce all’osservatore di studiare ogni dipinto in maniera confidenziale, spingendolo contemporaneamente a indagare oltre i confini materiali dell’opera e a cercare riscontri nella realtà.  
La ricerca artistica e antropologica maturata da Chiara Enzo dà spazio al corpo nella sua cruda sincerità, immortalato senza alcuna idealizzazione, facendone fonte e testimonianza attraverso cui comprendere il mondo, strumento di conoscenza di sé e dell’altro. I dipinti dell’artista sono occasione per attivare una relazione sinergica tra i soggetti ritratti e il pubblico, che in quei corpi può riconoscersi o ricordare realtà vissute e possibili.

Fragments of Reality raccoglie undici opere che si offrono allo sguardo dello spettatore come scorci da cui osservare frammenti di mondi, feritoie rivolte a visioni di incontri potenziali. Secondo la curatrice della mostra, i dipinti di Chiara Enzo muovono dunque da un’urgenza psicologica e collettiva: dare un significato alle nostre vite, squarciare la storia per diventare tutti soggetti e protagonisti. Le opere esposte alla Fondazione Bonollo invitano così il pubblico a usare lo sguardo in modo attivo e critico, per concentrare l’attenzione non solo su ciò che si osserva ma anche sulla propria persona in relazione a ciò che la circonda. Per l’artista infatti «Porre l’attenzione sul corpo significa rimettere in discussione l’idea di cosa siamo e ripensare alle modalità con cui interagiamo tra noi e con le altre entità viventi e non viventi che affollano il mondo. Significa soprattutto scardinare i rapporti di potere che ci vincolano reciprocamente».
La personale di Chiara Enzo, Fragments of Reality, conferma l’impegno della Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo per l’arte contemporanea nella valorizzazione delle ricerche più attente e interessanti del panorama artistico e nella costruzione di un crocevia internazionale che, dal cuore di Thiene, rivolge lo sguardo verso lo scenario culturale globale.

 

Ufficio stampa e info:

PCM Studio di Paola C. Manfredi
Via Farini 71, 20159 Milano | www.paolamanfredi.com
Francesca Ceriani | francesca@paolamanfredi.com | T. + 39 340 9182004

Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo per l’Arte Contemporanea
Via dell’Eva, 1, 36016 Thiene VI
www.fondazionebonollo.com

 

Installation view Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo: Chiara Enzo. Fragments of Reality, Photo Credti: Giovanni Canova.

 

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