ROMPERE GLI SPIGOLI
Fabio Viale – Loredana Barillaro
Raffinato, colto, eccentrico, straordinariamente contemporaneo e provocatorio all’occorrenza. È così che appare il lavoro di Fabio Viale. Una perizia tale da consentirgli qualsiasi cosa, di raggiungere qualunque risultato, anche quelli più impensati, inusuali. In grado di rendere il marmo leggero come un palloncino, morbido come la pelle o flessibile come la gomma, capace di plasmarsi a piacimento dell’artista e di porsi come elemento pienamente contemporaneo pur nell’inevitabile sguardo al passato, ma senza alcun bisogno di rievocarlo. La natura di questo straordinario materiale muta la sua essenza, divenendo capace di incarnare le urgenze dell’universo contemporaneo. Opere incredibili, pronte ad ingannare lo sguardo, a provocare un impatto visivo ed emotivo sorprendente, basti pensare a La Gioconda di Leonardo che diventa souvenir gioconda la quale si caratterizza per il suo incredibile effetto polistirolo che dona all’artista “la possibilità di rompere gli spigoli e di accostarsi, in tal modo, al modello dipinto, al suo magnifico effetto sfumato”. Nell’opera di Fabio Viale la scultura muta se stessa, andando oltre il concetto di fruizione che ne deriva. Non è più dunque “uno stare e basta”, ma essa acquisisce respiro e movimento. Così come ci dimostra Aghalla, la barca-scultura in grado di navigare e capace di mettere alla prova le leggi della fisica, di fare un passo avanti: “con Ahgalla ho sentito la necessità di andare oltre, restando nel “recinto” della scultura. Se ne percepisce il senso quando si sale a bordo: una volta acceso il motore si sente il marmo vibrare e si vede il mare in trasparenza”. E la vista trae in inganno quando si hanno davanti sculture che potrebbero sembrare oggetti soliti, persino banali, sottratti ad un uso quotidiano, logoro e distratto, ma pronti ad acquisire una straordinaria poesia. E l’artista ne scandaglia la natura pur ricreandoli “tali e quali”, poiché, ad ogni livello, “le cose non sono mai quelle che sembrano”.
STARGATE, 2011. Marmo bianco, 90x50x67 cm. Courtesy Gagliardi Art System, Torino & Sperone Westwater, New York.
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