PEOPLE ART

UNʼEMOTIVITÀ DA INDOSSARE

Giulia Marani

Il mio amore per la moda nasce in maniera davvero spontanea. Sin da quando ero bambina assorbivo i discorsi dei miei genitori a pranzo e a cena: “sicuramente non è un lavoro noioso!” è quello che pensavo. Il pulmino dopo la scuola elementare a tempo pieno, portava me e mia sorella qui in azienda e aspettavamo che i miei finissero di lavorare per andare tutti insieme a casa a cena. E qui giocavamo con i tessuti, le macchine da scrivere e da cucire, chiedendo a tutti i dipendenti (disturbandoli anche un po’ forse) che cosa stessero facendo e di insegnarci qualche segreto. I miei genitori mi hanno sempre detto di scegliere questo lavoro solo se mossa da vera passione “È un lavoro davvero totalizzante, ti prenderà la maggior parte del tuo tempo, se non lo ami ti potrebbe rovinare la vita!” e ancora “Se vuoi fare la psicologa, l’astronauta, il medico o il matematico scegli liberamente, non sentirti in obbligo solo perchè abbiamo l’azienda. Il lavoro è una parte importantissima per la realizzazione personale”. E io ho scelto di (provare a) fare la stilista! E in realtà sto ancora imparando e sono sicura che imparerò per sempre. Dopo il Liceo scientifico bilingue che ho frequentato a Correggio, mi sono trasferita a Firenze per frequentare l’Università di Progettazione della Moda sotto la Facoltà di Architettura. Subito al termine del corso, ho deciso di entrare in azienda invece di proseguire con specializzazioni o master vari. Avevo la fortuna di avere mio padre e mia madre pronti a trasmettermi i loro segreti, senza filtri e avevo davvero voglia di “sporcarmi le mani”. Adoro la fase realizzativa e pratica, mi piace vedere l’idea che diventa oggetto, come si modifica e tutti i passaggi che servono per ottenere l’effetto voluto. Lo studio è utilissimo e fondamentale per dare una base alla creazione, ma il lavoro pratico è quello che serve per realizzare un prodotto tangibile! Mio padre, i suoi collaboratori e tutti i dipendenti della nostra azienda sono stati i miei maestri. Lui è venuto purtroppo a mancare il 4 gennaio di questʼanno, e io da questo momento ho preso in mano la direzione creativa di tutte le linee prodotte dalla nostra azienda: Angelo Marani, Marani Jeans e .GIULIAMARANI. Spero di aver imparato qualcosa, nei dieci anni in azienda al suo fianco, che mi aiuti a lavorare al meglio, anche se ne sarebbero serviti altri cento, mille per imparare tutto! Mia sorella e mia madre seguono invece la parte amministrativa e commerciale. Siamo e rimaniamo un’azienda a conduzione familiare, ora nello specifico a conduzione femminile! La mia collezione .GIULIAMARANI voglio che sia e che rimanga sempre contaminata dall’arte.

Ogni stagione mi confronto con un artista emergente e instauro un vero e proprio dialogo, una collaborazione, uno scambio. Non mi limito all’utilizzo delle immagini, ma mi piace creare qualcosa di nuovo che sommi le due estetiche differenti: la moda e l’arte, il mio occhio con quello dell’artista. L’arte, grazie alla sua libertà estetica, influenza l’aspetto finale dei capi e la produzione industriale li rende contemporanei e moderni. Tutto sta nel saper mettere insieme tecniche differenti, stratificando diversi processi con un approccio sperimentale. Il risultato finale aspira a ricreare l’unicità dell’opera d’arte nel prodotto industriale. Ho avuto il piacere di lavorare con artisti validissimi e che mi hanno dato tanto: Giulio Zanet, Andrea Tonellotto, Nicola Felice Torcoli, Ester Grossi, MissGoffetown (Fulvia Monguzzi) e Agnese Guido. Come è facilmente intuibile dalla mia storia personale, non posso prescindere dall’aspetto emotivo ed affettivo che mi lega al mio lavoro creativo ma anche alla mia azienda, che è anche la mia famiglia. Sono praticamente nata qui, è qui che mi sono formata lavorativamente e anche personalmente. Emozioni di sentimenti, di famiglia, di passione e forza per andare avanti con un sogno che mio padre aveva cominciato a realizzare più di quarantʼanni fa. Ed emozioni di idee, di suggestioni e di ispirazioni. Mi piace il momento che mi porta a scegliere l’artista nuovo con cui collaborare, i colori da utilizzare e i materiali giusti. È un momento sensoriale magico, libero, durante il quale tutto può succedere.

Amo il mio lavoro!

Giulia Marani è designer e a capo della direzione creativa della casa di moda ANGELO MARANI.

Dall’alto in senso antiorario: Un ritratto di Giulia Marani. Maglia con gatto intarsio sovrastampa. Giulio Zanet, STRIPES. Per tutte courtesy Giulia Marani.

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