25 novembre 2024
Palazzo di Giustizia, Aula Magna
Ingresso gratuito previa prenotazione: eventi@ordineavvocatimilano.it
Lunedì 25 novembre 2024, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, grazie alla collaborazione tra l’Ordine degli Avvocati di Milano, il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e LCA Studio Legale, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 è in programma una proiezione speciale aperta al pubblico dell’opera di Yuri Ancarani IL POPOLO DELLE DONNE presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano, dove resterà in visione fino a venerdì 29 novembre 2024 in Sala ANM Galli – Alessandrini e accessibile su prenotazione all’indirizzo: eventi@ordineavvocatimilano.it.
A seguire, l’artista e la dott.ssa Valcarenghi approfondiscono i contenuti trattati dall’opera in dialogo con Grazia Colacicco, Magistrato e Presidente CPO Consiglio Giudiziario, Maria Letizia Mannella, Procuratore Aggiunto Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Patrizio Niccolò, Segretario CPO Ordine degli Avvocati di Milano, Antonio Finelli, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Coordinatore della Commissione Codice Rosso. Modera l’incontro Costanza Gargano, Presidente CPO Ordine Avvocati Milano.
Prodotta da Dugong Films e distribuito da Barz and Hippo, in collaborazione con il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana, il film è stato presentato nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2023 (sezione Proiezioni Speciali / Incontri con gli autori) e, dopo un tour di proiezioni in giro per l’Italia, è diventato anche un libro (Silvana Editore 2024).
Protagonista del lungometraggio è la dott.ssa Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista, con un passato nel giornalismo, nella politica durante gli anni Sessanta e Settanta, e con oltre quarantacinque anni di lavoro clinico alle spalle. Da quest’ultima esperienza, Valcarenghi ha potuto osservare come l’insicurezza femminile sopravviva, nonostante la progressiva conquista di autonomia economica e sociale, e comprenderne i motivi. Per prima ha introdotto la psicoanalisi in carcere, nei penitenziari di Opera e di Bollate, lavorando per dodici anni nei reparti di isolamento maschile con detenuti in gran parte condannati per reati di violenza sessuale.
IL POPOLO DELLE DONNE evidenzia per la prima volta il rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile, fenomeni che nel corso del film vengono descritti come direttamente proporzionali. Quanto più il mondo delle donne, ancora inevitabilmente insicuro, viene tuttavia alla ribalta, tanto più si acuisce la violenza insofferente di una parte del mondo maschile. Un fenomeno opposto a quanto generalmente si supponeva anche in ambito scientifico.
Nel film documentario Marina Valcarenghi tiene una lectio magistralis nel cortile della Legnaia dell’Università degli Studi di Milano, documentata in presa diretta, mentre un gruppo di studenti prepara gli striscioni per una manifestazione.
La protagonista siede in cattedra, appare calma, la sua immagine è raccolta da tre angolazioni differenti e progressivamente l’obiettivo passa dal mezzo busto al suo sguardo. Gli unici elementi che entrano nella composizione sono fogli di carta con gli appunti, una bottiglia e un orologio da polso. In alcuni momenti, l’inquadratura si apre accogliendo anche gli studenti che circondano la protagonista in un vero e proprio incontro generazionale.
La voce di Marina Valcarenghi, con le pause del suo discorso, scandisce il ritmo del film. Le sue parole ripercorrono stralci di testimonianze di uomini violenti, raccolte nei tribunali, nel corso di colloqui in carcere o durante le sedute presso il suo studio. Riflessioni sulle dinamiche relazionali degli ultimi trent’anni della storia italiana si mescolano a ricordi legati al lavoro di analisi, facendo emergere le paure della società legate alla dicotomia tra donna e uomo e lo sfociare di violenze private, fisiche e verbali.
Il titolo del film deriva proprio da alcuni passaggi del monologo e rappresenta un pensiero rivoluzionario che auspica un giorno “il popolo” femminile possa sentirsi parte di un’unica grande comunità, accomunata da istanze condivise e da battaglie da intraprendere in una dimensione collettiva. Conclusione ideale di questo incontro è il corteo che incede per le strade di Milano, composto dagli studenti osservati nelle scene precedenti che brandiscono un lungo striscione con la scritta “Il popolo delle donne”.
La colonna sonora porta la firma di uno dei più interessanti talenti della scena musicale contemporanea italiana: la compositrice e musicista Caterina Barbieri
IL POPOLO DELLE DONNE prende i tratti di un documentario sulla società contemporanea, in bilico tra costruzione filmica e presa diretta, cifra stilistica dell’opera di Yuri Ancarani in cui bellezza e realtà si confondono, conferendo forma a una visione poetica e radicale.
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Still, Marina Valcarenghi in IL POPOLO DELLE DONNE. IL FILM, Yuri Ancarani, 2023, Italia.