EARTH Foundation presenta “Lorenzo Vitturi, Borgo Roma. Paesaggio in transizione” e “Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America”

Lorenzo Vitturi “Borgo Roma. Paesaggio in transizione”

a cura di Giangavino Pazzola, curatore delle mostre e dei progetti di ricerca a CAMERA Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con Giulia Adami, curatorial project manager di EARTH Foundation.

Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Realizzato in collaborazione con il Comune di Verona.

dal 25 settembre 2024 al 6 gennaio 2025

EARTH Foundation, Verona

In collaborazione con il Comune di Verona, EARTH Foundation presenta Borgo Roma. Paesaggio in transizione, mostra dedicata all’omonimo progetto inedito realizzato da Lorenzo Vitturi (Venezia, 1980), uno degli artisti e fotografi tra i più influenti nel panorama artistico nazionale, e sostenuto da Strategia Fotografia 2023 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La mostra è aperta al pubblico gratuitamente presso gli spazi di EARTH Foundation da mercoledì 25 settembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025.
 
A partire dall’osservazione del quartiere di Borgo Roma, area urbana in cui si trova l’iconica architettura della Stazione Frigorifera Specializzata “La Rotonda”, oggi sede dello spazio espositivo della fondazione, Vitturi ha generato una mappatura poetica di luoghi fisici e relazioni sociali che segnano la storia passata e presente dell’area.
Curata da Giangavino Pazzola, associate curator e responsabile dei progetti di ricerca a CAMERA Centro Italiano per la Fotografia di Torino, in collaborazione con Giulia Adami, curatorial project manager di EARTH Foundation, l’esposizione include oltre trenta fotografie a colori di medio e grande formato e installazioni che descrivono non solo i materiali e le merci che simboleggiano le molteplici fasi economiche e produttive dell’area, ma anche le testimonianze che ne tracciano gli stili di vita sociali e culturali.
 
Borgo Roma. Paesaggio in transizione è un progetto artistico che non solo ragiona sulle eccellenze e innovazioni della produzione locale ma anche, e più in generale, sulle trasformazioni urbane determinate dai movimenti migratori di merci e persone nelle città contemporanee. Il punto di osservazione privilegiato è il quartiere di Borgo Roma, cuore pulsante della Verona industriale postbellica, ora riconvertito in polo commerciale e culturale.
Paesaggio in transizione prende forma da una lunga fase esplorativa condotta direttamente sul campo dall’artista, con il supporto dell’antropologa Caterina Borelli. Dopo varie visite realizzate durante i mesi invernali, nel corso della primavera ed estate 2024, Vitturi ha spostato il proprio studio all’interno di EARTH Foundation e, attraverso la raccolta di testimonianze delle comunità che animavano e abitano tutt’oggi i luoghi, ha condotto uno studio dell’area geografica in chiave storica. Prendendo le mosse dal quartiere, dunque, l’artista ha elaborato le opere in loco articolando una narrazione che tocca tematiche universali e permette di rintracciare similitudini e assonanze in tutte le città del mondo, mettendo in luce le potenzialità, la complessità e i limiti dei processi di trasformazione urbana.
 
Per rendere più esaustivo il racconto della pratica artistica di Vitturi, la mostra include anche opere provenienti da precedenti lavori simili realizzati in altre capitali mondiali. Fin dagli esordi, infatti, l’artista osserva i mercati e le strade affollate delle città che studia e fotografa, come Dalston a Londra, Balogun Market a Lagos, le connessioni tra Venezia, il Perù e il Sud America, raccogliendo oggetti e suggestioni che appartengono alle diverse realtà sociali, culturali e politiche che animano quei luoghi. Gli stimoli raccolti vengono poi tradotti in immagini attraverso una pratica creativa che si muove a cavallo fra scultura, pittura, collage e fotografia. Nelle sue immagini, l’artista condensa forme, colori e texture differenti in grado di trasmettere la complessità degli ambienti urbani in costante mutamento.

Con questo progetto, in risposta al bando Strategia Fotografia 2023, la Fondazione EARTH accende un focus nella sua programmazione sulla lettura delle dinamiche che stimolano la trasformazione urbana della città di Verona e del Veneto, con la volontà di essere parte attiva di questa evoluzione al fianco delle comunità che la abitano e di contribuire all’arricchimento del patrimonio artistico e visivo comune. Al termine dell’esposizione, le nuove produzioni firmate da Vitturi entreranno a far parte della collezione del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona, inserendosi in un orizzonte di accrescimento del patrimonio culturale e di valorizzazione della committenza che EARTH Foundation coltiva e nutre in ogni aspetto della propria programmazione.
L’intervento si inserisce in una tradizione di osservazione e restituzione poetica del territorio che ha caratterizzato la fotografia italiana di paesaggio sin dagli anni Settanta, ma dà anche seguito a un lavoro di ricerca e valorizzazione della realtà architettonica del quartiere degli ex Magazzini Generali, avviato con la commissione rivolta nel 2005 a Gabriele Basilico in occasione del progetto Architettura e Memoria. Ieri come oggi, l’obiettivo è raccontare il valore dell’eredità del passato industriale e, allo stesso tempo, far emergere le potenzialità di un patrimonio architettonico di importanza strategica per il futuro della città.
 
Fondazione EARTH intende ringraziare i global partner Azimut investimenti, Deloitte, illycaffè, gli sponsor Allegrini, Borgogno Barolo, Fontanafredda, AGSM AIM e gli sponsor tecnici Big S.r.l. Milano, Theke Museum e Tenute Lunelli, per il sostegno alla propria programmazione espositiva e culturale.

 

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Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America

a cura di Federico Zanoner e Luca Bochicchio

Realizzato in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e con l’Università di Verona – Dipartimento Culture e Civiltà.

dal 25 settembre 2024 al 1° marzo 2025

EARTH Foundation, Verona

EARTH Foundation presenta, da mercoledì 25 settembre 2024 a sabato 1° marzo 2025, la mostra Fortunato Depero. Sete di Futurismo, fame d’America. Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e con l’Università di Verona – Dipartimento Culture e Civiltà, è concepito appositamente per gli spazi della Stazione Frigorifera Specializzata di Verona, con la curatela di Federico Zanoner e Luca Bochicchio.
 
La mostra realizza un’accurata indagine nell’opera del celebre pittore, scultore e designer Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960). Il progetto, che annovera un’ampia selezione tratta dal patrimonio futurista conservato al Mart di Rovereto, traccia l’arco evolutivo della ricerca artistica di Depero dagli anni Dieci agli anni Cinquanta, ponendo particolare attenzione ai temi legati alla tavola, al cibo e ai luoghi della sua consumazione.
 
Il percorso espositivo restituisce un racconto cronologico che prende avvio a partire dal 1914, quando Fortunato Depero incontra il movimento futurista a Roma. La “sete di Futurismo” accompagna l’artista fino a Rovereto, dove nel 1919 fonda la Casa d’Arte Futurista Depero realizzando un’incubatrice d’arte totale che dalla pittura si estende fino alle arti applicate e decorative. Ne sono testimonianza in mostra l’allestimento del Cabaret del Diavolo a Roma del 1922 e la decorazione del Bar Bristol a Merano del 1924.
Negli anni Venti, con l’emersione dell’arte pubblicitaria, Fortunato Depero inaugura una felice collaborazione con diverse aziende, tra cui con Campari, dove l’artista mette in campo l’ironica fantasia creatrice che lo rende celebre e che contribuisce al successo internazionale dell’iconico aperitivo.
 
Nel 1928 Fortunato Depero approda a New York, rispondendo alla “fame di America” che da anni lo assilla. Immerso nell’atmosfera della Grande Mela, caratterizzata dai fast-food, dal proibizionismo e dai banchetti nei grattacieli, l’artista si dedica a decorazioni di ambienti e ristoranti, intavolando strategie per promuoversi e intercettare commissioni e affari.
Il rientro in Italia dell’artista nel 1930 porta a un affondo dedicato al tema del cibo, osservato sia attraverso le originali ricette illustrate ispirate alla cucina futurista di Filippo Tommaso Marinetti e Fillìa, sia con un ritorno a motivi più tradizionali, quali le scene di osteria ispirate dal contesto trentino.
 
L’esposizione si addentra nelle diverse tecniche esplorate dall’artista nel corso della sua carriera, tra cui figurano gli arazzi utilizzati nel 1938 per decorare il Vi.Bi.Bar a Bolzano e il “buxus”, materiali da rivestimento utilizzato per pannelli pubblicitari e decorativi che nel 1940 diviene protagonista dell’allestimento della Bottega del Vino a Trento. Il percorso di mostra si conclude negli anni Cinquanta attraverso altre esperienze pubblicitarie, tra le quali spiccano l’intensa collaborazione con le Cantine Cavazzani e con Braibanti, azienda produttrice di macchinari per la lavorazione della pasta.
Completa il percorso espositivo un corpus di documenti tratti dall’archivio storico dell’artista, che vedono manoscritti, corrispondenze e materiale a stampa affiancare le opere in mostra e accompagnare il visitatore in un itinerario completo attraverso la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del panorama artistico italiano della prima metà del Novecento.
 
Fondazione EARTH intende ringraziare i global partner Azimut investimenti, Deloitte, illycaffè, gli sponsor Allegrini, Borgogno Barolo, Fontanafredda, e gli sponsor tecnici Big S.r.l. Milano, Theke Museum e Tenute Lunelli, per il sostegno alla propria programmazione espositiva e culturale.

 

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Lorenzo Vitturi, dalla serie Paesaggio in transizione (2024), progetto sostenuto dal bando Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Courtesy l’artista. Lorenzo Vitturi, dalla serie Paesaggio in transizione (2024), progetto sostenuto dal bando Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Courtesy l’artista.

 

 

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