Il MAUTO celebra la corsa leggendaria con una mostra realizzata in collaborazione con il Museo Mille Miglia di Brescia.
dal 12 giugno al 29 settembre 2024
MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Torino
In occasione del primo traguardo di tappa a Torino della 42esima edizione della Mille Miglia, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile celebra la corsa più bella del mondo con la mostra UN VIAGGIO LUNGO MILLE MIGLIA: l’esposizione – realizzata in collaborazione con il Museo Mille Miglia di Brescia e visitabile nella project room del MAUTO dal 12 giugno al 29 settembre – racconta la storia della leggendaria corsa, un’epopea durata un trentennio – dal 1927 al 1957 – e per la quale gareggiarono su un percorso di “1000 Miglia” i campioni più celebri del periodo.
“Questa importantissima mostra inaugura anche una collaborazione con il Museo Mille Miglia, che vogliamo sviluppare in modo privilegiato, ricostruendo così un ponte storiografico tra Torino e Brescia, già incarnato dalla figura di Giovanni Canestrini, a cui è dedicato il Centro di Documentazione del MAUTO, che nel 1926 è protagonista tra Milano e Brescia della nascita della leggendaria avventura della Mille Miglia, la corsa più importante al mondo. E questo scambio sta nel quadro più ampio di una collaborazione stretta fra i musei dell’automobile italiani sotto la attenta guida di ACI Italia, con ACI Storico, partner del Museo Nazionale dell’Automobile dalla sua fondazione nel 1933. In particolare, questa mostra cristallizza il nuovo percorso strategico del MAUTO che intende lavorare sul profilo multiculturale dell’automobile, pensata non solo come fenomeno tecnico – design industria performance e innovazione – ma anche e soprattutto come nucleo generativo di suggestioni e valori formativi a partire dalla fine dell’Ottocento e tuttora fattore culturale cruciale della nostra società globale. Questa strategia è incarnata in particolare da La Millemiglia delle idee che, sotto la poliforme guida di Gianluigi Ricuperati, riunirà intorno al tema della Mille Miglia multiple letture: storia, poesia, fotografia, viaggio e, in omaggio alle esigenze sociali più attuali, anche mobilità dolce”.
Benedetto Camerana, Presidente Museo Nazionale dell’Automobile
“La 1000 Miglia nacque nel 1927 per sensibilizzare politica e opinione pubblica sull’esigenza di avere una rete stradale che favorisse i trasporti e con essi lo sviluppo economico della nazione. Da allora si è assistito anno dopo anno alla crescita e allo sviluppo tecnologico delle vetture e parallelamente all’adeguamento delle infrastrutture stradali”.
Piergiorgio Re, Presidente Automobile Club Torino
Il percorso espositivo racconta i tre decenni della corsa, con una particolare attenzione agli anni più significativi: il 1927, data della prima edizione, il rilancio dopo la guerra nel 1947 e il 1957, l’anno del trionfo di Taruffi e del tragico epilogo. A ciascuno di questi anni corrisponde una tappa fondamentale nella storia della Mille Miglia: Brescia, il luogo dove tutto ebbe inizio; Torino, simbolo della ripresa nel dopoguerra; Roma, la tappa che unisce l’Italia da nord a sud e città della vittoria amara di Taruffi.
“Questa mostra rappresenta un’iniziativa di grande pregio e valore culturale. È un primo evento in sinergia tra due musei automobilistici, che supera i confini geografici concretizzando un progetto comune di promozione e valorizzazione della storia dell’automobile, che si amplia con l’altra mostra, dedicata alle foto di Rodolfo Mailander, che oltre al Mille Miglia e al MAUTO coinvolge il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il Museo Fratelli Cozzi di Legnano e la Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica in un unico progetto”.
Maria Bussolati, Direttore Museo Mille Miglia
Sono tre i livelli del racconto, ciascuno sostenuto da una specifica tipologia di materiale: il dietro le quinte della gara – illustrato da un’ampia selezione di materiali originali esposti in teca, in gran parte inediti, provenienti dall’archivio Mille Miglia che raccontano i preparativi alla gara, le lettere delle scuderie, i rapporti con gli organizzatori e i materiali degli addetti ai lavori; l’emozione della gara in presa diretta, con fotografie e filmati d’epoca che mostrano i protagonisti della corsa, le loro imprese sulle strade impervie del percorso e la partecipazione calorosa del pubblico; il fascino popolare della gara nel cinema: una selezione di filmati cinematografici – dalla cronaca dell’Istituto Luce al cinema d’autore di Wes Anderson – che rappresentano in maniera spettacolare, controversa e talvolta onirica una gara che ancora oggi affascina e offre spunti di riflessione.
“La mostra delinea una 1000 Miglia inedita, raccontata a partire da un lavoro di ricerca e valorizzazione dell’archivio e degli oggetti della collezione del Museo Mille Miglia che costituiscono una piccola Wunderkummer della corsa. Pensiamo sarebbe piaciuta a Carlo Biscaretti, grande ammiratore della corsa che, in un’intervista con Renzo Castagneto riportata sull’annuario della gara del 1951, gli confida di possedere un suo piccolo museo della Freccia Rossa, ipotizzando che forse un giorno sarebbe potuto esistere un autentico museo”.
Ilaria Pani e Paolo Mazzetti, Curatori della mostra
In esposizione la Cisitalia 202 SMM “Nuvolari” del 1947, il modello con il quale Tazio Nuvolari è proclamato vincitore morale dell’edizione del 1947, conquistando il pubblico con una prestazione spettacolare e sfortunata. La vettura entra nella storia e da quel momento prende il nome del mitico pilota mantovano.
“Abbiamo lavorato con grande cura su un progetto di allestimento che valorizzasse la ricchissima varietà di materiali, esposti a evocare l’atmosfera festosa della gara e il portato sociale dell’evento e collegati tra loro da una freccia rossa, emblema della storica competizione. L’ingresso in mostra è segnalato da un grande arco – simbolo archetipo dei riti di passaggio in città. I manifesti e le oper grafiche – che richiamano la retorica futuristica deperiana – scandiscono l’avvicendarsi delle varie edizioni con una metrica serrata e dialogano con l’approccio poetico delle opere fotografiche”.
Lorenza Bravetta, Direttore Museo Nazionale dell’Automobile
Uffici stampa
MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile
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