La città ideale | NADIA GALBIATI

In collaborazione con  Il Ponte Quaranta tre

Inaugurazione mercoledì 30 novembre, ore 18.30

Dal 30 novembre 2022 sino al 31 marzo 2023

R&P Legal, Milano

Dopo la mostra di Nicolò Quirico – che offriva uno sguardo sugli edifici della città da un punto di vista tutto umano, raccogliendo l’eco delle voci delle persone che vi hanno abitato – gli spazi di R&P Legal ospitano un’esposizione che indaga la metropoli e i suoi sistemi urbanistici da un punto di vista completamente diverso. Nell’opera di Nadia Galbiati, infatti, il disegno architettonico è indagato come codice linguistico.

I luoghi ritratti dalla Galbiati ci sono in qualche modo famigliari: appartengono al quotidiano di chi vive in città, restituiscono le dimensioni spaziali proprie dell’urbanistica contemporanea trasformandole in un luogo di riflessione. Nadia cammina per il quadrilatero urbano – la figura geometrica che per eccellenza associamo al contesto cittadino, quello milanese in particolare –, e osserva i luoghi che la circondano e il loro rapporto con il sistema architettonico che ne definisce l’identità, ne percepisce i confini, la dimensione spazio-temporale, analizzandone i codici linguistici. Sia nella forma grafica che in quella plastico-scultorea, le opere dell’artista ci invitano a riconsiderare la nostra relazione con lo spazio che ci circonda, in particolare con quello artificiale del tessuto urbano contemporaneo, attraverso l’indagine degli elementi chiave che questo spazio disegnano e identificano, su tutti l’angolo, il segno che meglio rappresenta la terza dimensione, rendendo visibile e tangibile ciò che di fatto non lo è.

La Galbiati pensa all’angolo come mezzo per rendere manifesta la materia del vuoto, con uno sguardo che trova i propri riferimenti tra gli artisti del Costruttivismo russo – su tutti Tatlin con i suoi Controrilievi, le costruzioni angolari polimateriche che cercavano nella terza dimensione una sintesi tra spazio-tempo-movimento – e tra i maestri del Bauhaus – il cui studio delle potenzialità espressive, pratiche e simboliche del quadrato è ben noto –, ma che trova conforto anche negli studi sulla prospettiva e sull’ipotesi dell’impiego della geometria euclidea in arte di Piero della Francesca e di Leon Battista Alberti (il cui ambito culturale è, non a caso, evocato fin dal titolo dell’esposizione, che fa riferimento alla nota tavola urbinate detta, appunto, La città ideale).

Nadia Galbiati, però, non parte da un concetto astratto, non fonda la propria ricerca su ipotesi e calcoli teorici; al contrario osserva, analizza, fotografa la realtà che la circonda, in un confronto con lo spazio dell’abitare quotidiano, che sposta le sue opere sul piano del qui-e-ora, rendendole attuali e presenti. L’architettura diventa forma, segno, elemento artistico, oggetto al contempo scultoreo e grafico, e si muove senza confini tra lo spazio bidimensionale del disegno e quello tridimensionale dell’opera plastica.

Con il metallo, che sa lavorare con straordinaria perizia tecnica, Nadia costruisce forme geometriche potentemente evocative, che conservano un’inaspettata leggerezza e una personalissima poesia, pur nella loro severa regolarità: opere che spostano l’attualità degli edifici architettonici delle nostre città su un piano atemporale, assoluto e universale, invitando il fruitore a una nuova esperienza percettiva ed estetica.

Per info:

Nadia Galbiati

mail@nadiagalbiati.eu

www.nadiagalbiati.eu

+39 3356700620

 

Nadia Galbiati, Senza titolo 2, 2011, acquaforte con matrice in ferro 85×65 tiratura 4 esemplari.

 

 

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