Alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, le premiazioni di Arteam Cup 2018

di Davide Silvioli

Come tutti quegli eventi che sono il frutto di impegno, dedizione e soprattutto passione, la conclusione di una mostra porta sempre con sé un leggero sottofondo di malinconia, specialmente se oltre ad aver costituito un interessante momento di approfondimento critico, questa è riuscita a essere un catalizzatore di esperienze, percorsi, idee e relazioni disparate ma che, nel segno dell’arte contemporanea, hanno trovato un comune denominatore. Tutto questo è stato Arteam Cup 2018, mostra e concorso per artisti giunto quest’anno alla quarta edizione, sostenuto dall’associazione culturale di Albissola Marina Arteam e che ha visto il finissage dell’esposizione, accompagnato dalle attesissime premiazioni, svolgersi lo scorso 16 giugno presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì; sede dell’evento e da tempo impegnata nella promozione culturale. Emozione e curiosità non sono mancate durante l’assegnazione dei riconoscimenti, tutti molto ambiti e prestigiosi, ad una altrettanto valida selezione di artisti operata dai giurati Livia Savorelli e Matteo Galbiati – curatori della mostra – Matteo Bergamini, Gigliola Foschi, Roberto Ratti e Marta Santacatterina. Ricordiamo, dunque, l’attribuzione dei premi che ha visto trionfare all’unanimità Angelo Marinelli, il quale con il dittico fotografico Leaves of grass Roots and Leaves Themselves Alone#1, realizzato da due stampe fine art su carta Hahnemühle e manifestando – come sostenuto dai giurati – “conoscenza tecnica, consapevolezza espressiva e maturità”, si è guadagnato la copertina di Espoarte Digital #102,5 e una mostra personale nello Spazio Arte di CUBO Centro Unipol BOlogna. I tre premi tecnici, possibili grazie alla collaborazione con i partner, sono andati ad Alessandra Baldoni, la quale si è aggiudicata il Premio Berné per la produzione di stampe artistiche, a Silvia Bigi è andato il premio Espoarte che la vedrà protagonista di un approfondimento monografico sulla rivista, mentre Luca Gilli e Maria Giovanna Zanella conquistano a parimerito il premio Vanillaedizioni, con l’inserimento dei due artisti nella collana PageNotFound, l’editing di un ebook monografico e la stampa del libro cartaceo. I cinque nomi scelti per partecipare al progetto Focus Reggio Emilia, che vedrà i vincitori esporre in altrettante gallerie della città, sono Evita Andujar per la Galleria De’ Bonis, Alice Faloretti per 1.1_ZENONEcontemporanea, Patrizia Novello per Vicolo Folletto Art Factories, Gianluca Patti per Bonioni Arte e Serena Piccinini per la Galleria 8,75 Artecontemporanea. Contenuto di una mostra saranno anche le opere di Alice Padovani, vincitrice del premio speciale Guidi&Schoen che la porterà in esposizione a Genova, e dei giovani Alessandro Costanzo e Stefan Milosavljevic i quali, entrambi vincitori del premio speciale Progetto Under 30, saranno in mostra a Varese presso la galleria @Punto sull’Arte, con la curatela di Martina Campese e Raffaella Ferraro. A Marica Fasoli vanno i riconoscimenti sug@R(T)_house, premio d’acquisto dell’opera finalista da parte della Figli di Pinin Pero S.p.A. che prevede una mostra e, similmente all’altro da lei vinto, ovvero il Premio Vergani, la personalizzazione di parte del merchandising della rispettiva azienda, mentre il Premio d’acquisto Dino Zoli, con l’acquisizione dell’opera finalista dell’autore scelto e il relativo ingresso nella collezione della Fondazione, va a Thomas Scalco.

Infine, le residenze premiano i quattro artisti Aqua Aura, con la residenza al Festival for the earth, Roberto Ghezzi il quale sarà in residenza presso la Cascina Granbego, Elena Hamerski, che con il premio di residenza Dino Zoli Group avrà la possibilità di realizzare in loco un’opera o con i tessuti o con i macchinari dell’azienda Dino Zoli Textile, e Lucrezia Roda, vincitrice della residenza “Sugar in Art” promossa dalla Figli di Pinin Pero S.p.A. Insieme alla valorizzazione di giovani creatività e oltre a dimostrare come l’arte e il suo sistema possono innescare un serie di collaborazioni in grado di coinvolgere realtà plurali come gallerie, aziende, fondazioni e enti, il merito più grande dell’associazione Arteam, è quello di riuscire a creare sinergie artistiche e personali autentiche, poiché fondate sul rispetto e la passione condivisa per l’arte contemporanea.    

Dall’alto: Marica Fasoli, Premio acquisto e special project sug@R(T)_house, Figli di Pinin Pero S.p.A. e Premio speciale Vergani. Premiazione Arteam Cup 2018, Fondazione Dino Zoli, Forlì, Per entrambe foto © Cristina Patuelli.

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