6 dei nostri

Ceccobelli, Dessì, Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella e Tirelli per i dieci anni della Fondazione Pastificio Cerere

La Fondazione Pastificio Cerere presenta – da febbraio 2015 a marzo 2016 – 6 dei nostri, un ciclo di sei mostre realizzate in occasione dei suoi 10 anni di attività e dei 110 anni dalla costruzione del Pastificio Cerere, edificio in cui è situata. L’iniziativa – curata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione – intende celebrare la ricchezza del patrimonio culturale di questo luogo attraverso il lavoro degli artisti del “Gruppo di San Lorenzo” che lo hanno reso celebre: Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella, Marco Tirelli.
La Fondazione Pastificio Cerere nasce nel 2005 per volontà del suo presidente Flavio Misciattelli con l’intento di preservare e continuare con consapevolezza e responsabilità culturale questo processo di riconversione da edificio industriale a piccola kunsthalle, realtà tanto comuni nelle capitali europee quanto rare in Italia. La Fondazione si trova nel quartiere di San Lorenzo, all’interno di quello che un tempo era il Pastificio Cerere, una ex fabbrica di pasta costruita nel 1905 e attiva fino al secondo dopoguerra. Con le sue ampie finestre, una decorazione ridotta e di ispirazione liberty è senz’altro il reperto di archeologia industriale più interessante della zona. A partire dagli anni Settanta, la fabbrica dismessa è stata spontaneamente ripopolata dagli artisti, i quali hanno deciso di stabilirvi i loro studi avviando un fenomeno di riqualificazione e riutilizzo tra i più interessanti nel suo genere. Qui sono state condivise e continuano tuttora, vite ed esperienze artistiche di diversa natura.

Dieci anni dopo la sua nascita, la Fondazione rende omaggio con il progetto 6 dei nostri al fermento artistico e creativo che da circa quarant’anni anima la vita dell’ex pastificio. Nel corso dell’anno, ogni due mesi verrà inaugurata una mostra dei sei storici residenti, che per primi hanno riconosciuto le potenzialità di questo luogo dismesso e per primi hanno deciso di trasferirvi i propri studi negli anni Settanta. Pur confrontandosi quotidianamente all’interno delle stesse mura, hanno elaborato un linguaggio autonomo dagli esiti artistici differenti. Tutti attualmente sono in piena attività e il loro contributo al rinnovamento dell’arte contemporanea italiana non è certo concluso: hanno esposto ed espongono in importanti gallerie e musei di tutto il mondo dimostrando che si può essere radicati in un posto, o addirittura in un edificio, e allo stesso tempo far parte della grande comunità artistica internazionale.
Nella progettazione delle mostre non è stato indicato agli artisti nessun concept preciso ma si è lasciata la possibilità di costruire e presentare un percorso all’interno della loro lunga ed articolata produzione. Le mostre saranno ideali viaggi nell’immaginario, nelle fonti di ispirazione e nell’universo di segni di ogni artista, intrecciati ai racconti e alle testimonianze degli anni vissuti nell’ex Pastificio in rapporto con la città, con gli amici, con i collezionisti e i galleristi e tutti quelli che hanno avuto un ruolo significativo nel tessere le trame di queste storie.
Verrà inoltre pubblicato un volume in cui saranno raccolte le testimonianze di artisti, critici e intellettuali che hanno vissuto e attraversato in qualche modo il Pastificio Cerere ma anche le voci e le memorie degli artigiani, degli abitanti e lavoratori di San Lorenzo che hanno visto cambiare negli anni il volto del proprio quartiere.

A cura di Marcello Smarrelli
febbraio 2015 – marzo 2016. Fondazione Pastificio Cerere, via degli Ausoni 7, Roma